• Luogo: Roma, Italia
• Anno: 2004
• Committente: Comune di Roma
• Tipologia: Concorso internazionale di progettazione
I vincoli imposti e la forma stessa del lotto hanno suggerito la scelta tipologica dell’edificio a corte, che trova il suo riferimento nella tradizione della domus italica ed è stata più volte utilizzata negli interventi storici romani di edilizia economica e popolare. Tale tipologia offre il vantaggio bioclimatico di organizzare gli alloggi secondo schemi con affacci opposti che favoriscono il ricircolo dell’aria. L’archetipo non garantisce tuttavia equità di soleggiamento: eliminando il blocco edificato a sud, invece, si permette ad ogni appartamento di godere di una esposizione diretta nei mesi invernali.
Gli edifici possono essere assimilati a serre passive dotate di massimo accumulo termico a nord. Le facciate prospicienti la corte interna sono completamente vetrate per meglio intercettare i raggi solari nei mesi invernali e sono state dotate di un sistema di schermature solari fisse (contro pareti opache isolanti) e mobili (veneziane e persiane in legno) che garantiscono anche la ventilazione naturale della facciata. Le schermature fisse sono costitute da pannelli sandwich con isolamento naturale in fibre di legno mineralizzate e sono cromaticamente trattate con sfumature di tono dello stesso colore che si intensificano verso l’alto.