• Luogo: Modica (RG), Italia
• Anno: 2005
• Committente: Poste Italiane
• Tipologia: Concorso nazionale di idee
Si è scelto di mantenere il volume e la struttura dell’edificio esistente attribuendogli una nuova funzione, un nuovo assetto planimetrico ed una nuova immagine, quella di “centro per la valorizzazione della cultura, delle tradizioni e del territorio della città di Modica”.
L’intervento non si risolve nella sola interiorità dell’edificio ma si proietta all’esterno creando un dialogo con il contesto urbano attraverso una risistemazione del tratto di Corso Umberto. E’ infatti prevista una ripavimentazione ed un intervento di arredo urbano sino alla quinta stradale sul lato opposto del corso. Il nuovo fronte dell’edificio opera come un “diaframma” e non costituisce una delimitazione e una chiusura dello spazio, ma al contrario allude suggestivamente alla continuità tra l’interiorità e l’esteriorità dell’intervento. Il prospetto è stato decostruito nei suoi elementi compositivi di struttura e di tamponatura, costituita dai nuovi elementi prefabbricati modulari di pietra a secco contenuta in gabbie di rete metallica. La tamponatura in pietra a secco recupera e reinterpreta un materiale ed una tecnologia in cui affondano le radici della tradizione costruttiva locale e riveste al contempo un ruolo da protagonista nella valenza poetica dell’opera, in quanto consente alla luce di filtrare in maniera puntiforme dall’esterno verso l’interno durante il giorno e dall’interno verso l’esterno durante la notte, attraverso gli innumerevoli interstizi tra le pietre.